Classe 2°A Liceo


L'assenzio Edgar Degas 1875


Pur essendo seduti uno a fianco all’altro i personaggi sembrano lontanissimi tra loro con lo sguardo perso nel vuoto, e davanti il bicchiere d’assenzio. Il silenzio è padrone: un silenzio che cerca di far riflettere e ragionare sulla rappresentazione di due solitudini che non si incontrano. I due personaggi non solo sono oppressi da una silenziosa disperazione ma sembrano persino essere imprigionati nello spazio tra il tavolino ed il divano. La donna è lontana dalla realtà e guarda fissa nel vuoto, pensierosa e triste mentre l’uomo cerca di evitare il suo sguardo girando la testa verso sinistra. Il pittore li dipinge come se li volesse incastrare tra il tavolino e il muro, senza dargli un via di fuga possibile.


Due uomini, l’uno credendo l’altro di rango superiore, si incontrano Paul Klee 1903


Questo testo racconta del disprezzo tra due ragazzi che, dopo aver litigato e aver rotto un legame di amicizia, un giorno si incontrano dopo molto tempo e, ricordandosi del passato, anziché salutarsi utilizzano la tecnologia per non rivolgersi la parola. Tre anni fa Giovanni e Mirko hanno avuto una grande discussione e non si parlano più tutt’ora. Oggi, una giornata molto nuvolosa, sulla strada del ritorno da scuola, dopo una giornata molto pesante piena di verifiche, i due si incrociano. Venendosi incontro, ognuno cerca di evitare qualsiasi sorta di comunicazione con l ‘altro e, per ottenere il risultato voluto, entrambi utilizzano il cellulare, facendo finta di essere al telefono con un’altra persona… distruggendo così un’opportunità di riallacciare i rapporti.


Room in New York Edward Hopper


L’inquadratura del dipinto assomiglia a quella di un film. I due signori sono probabilmente marito e moglie: si trovano assieme nella stessa stanza ma l’uno legge il giornale e l’altra guarda il pianoforte immersa nei suoi pensieri. Entrambi non mostrano di accorgersi della presenza dell’altro, come se fossero in un altro mondo o come se fossero sconosciuti tra loro. Su tutto prevale il silenzio. Un silenzio soffocante accentuato dalla distanza sia fisica sia psicologica che c’è fra i personaggi. Ognuno è chiuso nel suo egoismo e concentrato sul proprio interesse.


Trois amis François Bard 2017


Caro diario, oggi ho preso un 8 e mezzo in chimica e un 7 in mate. A scuola va tutto bene, anche se è da un paio di giorni che Alessio non parla, che sta da solo durate gli intervalli. Forse non sta bene. Forse gli è successo qualcosa. Sono preoccupato per lui, domani proverò a chiedergli cos’ha. Francesco Caro diario, oggi finalmente Alessio mi ha rivelato il suo problema: da un po’ di tempo Matteo e la sua compagnia lo prendono di mira e lo minacciano per farlo stare zitto. Vorrei aiutarlo ma non so come fare. Caro diario, è passato un po’ di tempo da quando ho avuto il coraggio di riferire al prof il problema di Alessio. Ora Matteo e i suoi amici non gli danno più fastidio e adesso sembra più felice di prima.


Segreti silenzi Franco Lo Cascio


Spesso la comunità di oggi associa il silenzio a momenti di pace e tranquillità; ad esempio, quando si ha bisogno di rilassarsi la prima cosa che si pensa è quella di stare in silenzio. Ma non sempre, quando si pensa che il silenzio può comunicare e fare del bene, è così, e questo lo si può riscontrare ascoltando i telegiornali che diffondono i casi sulla violenza sulle donne: in questi casi il silenzio non sempre comunica.  Questo è un silenzio che urla, un silenzio di paura, di vergogna; le donne stanno in silenzio per paura di quell’uomo, spesso e volentieri il loro uomo, così vicino ma allo stesso tempo così lontano.  Stanno in silenzio per paura di denunciare, di fuggire da chi probabilmente, in passato, è proprio con il silenzio che è riuscito a far loro del bene, e per il terrore di venire abbandonate.  Stanno in silenzio per dimenticare ciò che hanno subito. Eppure in altri casi è proprio il silenzio e il ricordo che ci fanno andare avanti, che ci tengono in vita.





Impaginato da Gabriele Restelli 5Ci 2019/2020